Luca Garruba
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L’Autorità ghanese per le zone di libero scambio (GFZB) ha reso noto di aver avviato una revisione della propria normativa con l’obiettivo di renderla maggiormente favorevole agli investitori.
Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato dell’Autorità, Micheal Okyere Baafi, che ha sottolineato come la legislazione sul tema nella sua forma attuale sia ormai diventata obsoleta. E’ stato osservato che altre istituzioni governative che svolgono attività simili, come il Centro per la promozione degli investimenti del Ghana (GIPC), hanno già varato degli emendamenti. Diversamente, la legge sulle zone di libero scambio è ferma ormai da 20 anni e vi è la necessità di adattarla dal contesto attuale, al fine di migliorare il business environment.
In base a quel che viene riportato dai media locali, la GFZB ha in programma una serie di incontri con le aziende già presenti nelle zone di libero scambio in Ghana al fine di consentire loro di intervenire nel processo di riforma. Attualmente in Ghana la normativa sulle zone di libero scambio stabilisce che le imprese ivi installatesi debbano produrre localmente ed esportare almeno il 70% della loro produzione annuale. Da un punto di vista fiscale, è prevista un’esenzione fiscale totale per dieci anni, dopo i quali l’aliquota è fissata al 15% anziché al 25% come sul resto del territorio nazionale.
Fonte: Info Africa