Luca Garruba
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Gli investitori occidentali sembrano ancora riluttanti a partecipare attivamente negli appalti pubblici pubblicati dal Governo birmano, pur avendo manifestato un costante interesse e avendo inviato delegazioni di studio per pianificare gli investimenti.
Il Governo birmano si auspica, invece, che gli investitori occidentali vengano al più presto ad investire in Myanmar in modo deciso al fine di poter sfruttare le tecnologie occidentali e l’esperienza delle imprese europee e statunitensi, in modo da sviluppare in modo razionale ed efficiente i settori emergenti dell’economia birmana.
I funzionari del Governo ripetono continuamente che desiderano affidarsi ad imprese europee poiché le uniche in grado di garantire serietà ed affidabilità.
Attualmente le imprese provenienti da Cina, Thailandia, Hong Kong e Singapore sono le più attive nel mercato birmano. Secondo gli ultimi dati del MIC, sono ben 37 i Paesi autorizzati a svolgere attività di business in Myanmar ed hanno investito una cifra complessiva pari a 53, 17 miliardi di dollari.
Alcuni economisti hanno osservato che le imprese straniere saranno agevolate nella selezione per lo sviluppo della zona economica speciali di Kyaukphyu, selezione che verrà iniziata nelle prossime settimane.
Infine, sembra che le imprese occidentale stiano attendendo le nuove elezioni politiche e l’apertura della Borsa Valori prima di cominciare ad investire, al fine di avere maggiori garanzie.